martedì 3 febbraio 2009

Antonio di Pietro e il Presidente Napolitano

In questi giorni molti mass media hanno strombazzato ai quattro venti che Antonio di Pietro ha datto del mafioso al nostro Presidente della Repubblica durante la manifestazione di Roma del 28 gennaio scorso. La realtà è ben diversa come chiunque può capire ascoltando il discorso di Di Pietro che trovate a questo link:

http://tv.repubblica.it/copertina/l-attacco-di-di-pietro-al-colle/28720?video

Purtroppo molti giornalisti o non capiscono l'italiano o fanno finta di non capirlo o si passano le "notizie" l'un l'altro senza verificarle. Tutti e tre i casi sono indice di ben scarsa professionalità.

D'altro canto basta guardare i vari telegiornali per accorgersi che tutto ciò che fanno i nostri "giornalisti" è porgere un microfono ai politici per permettere loro di esternare la loro "verità" Non c'è mai contradditorio, non ci sono mai domande scomode, non c'è mai un approfondimento degli argomenti trattati e una relativa presa di posizione.

Il concetto di democrazia in Italia è quello di far parlare tutti per lo stesso tempo...basta questo.

Io credo invece che un paese veramente democratico non dovrebbe avere giornalisti che si limitano a porgere un microfono e a contare i secondi, ma dovrebbe avere giornalisti che vanno alla fonte delle notizie e le riportano correttamente.
Giornalisti che quando un politico dice una cosa falsa, lo sottolineano e non gliela fanno passare liscia.
Giornalisti che sanno fare 2 + 2 e non prendono qualunque numero sparato a casaccio da un politico come fosse oro colato.
Giornalisti che fanno domande scomode e che le ripetono all'infinito se il politico cerca di svicolare per non rispondere.

Di giornalisti così purtroppo ce ne sono troppo pochi, la maggior parte si limita, a parer mio, a fare il galoppino dei vari politici.