giovedì 2 dicembre 2010

Protesta studentesca

Da alcuni giorni gli studenti della mia scuola hanno occupato la sede per protestare contro la "rifoma Gelmini". Per qualche strano motivo hanno occupato solo la sede e non le due succursali dove le lezioni proseguono "regolarmente". In realtà da quel che ho sentito molti studenti non sono andati a lezione in questi giorni. Il preside ha lanciato un ultimatum per le 16.00 di oggi scrivendo in una circolare pubblicata sul sito della scuola che: "saranno intraprese tutte le iniziative legali e formali nei confronti dei responsabili." In realtà non è ancora successo nulla e la scuola è ancora occupata e, salvo l'intervento della polizia, lo resterà anche domani.

Mi fa molto piacere vedere che almeno gli studenti fanno qualcosa per protestare contro i tagli indiscriminati che hanno rovinato una scuola già con le pezze al culo. Purtroppo la classe insegnante è capace solo di lamentarsi in privato, ma quando c'è da scendere in campo con scioperi e manifestazioni, solo pochissimi lo fanno.
Oggi ho partecipato ad un'assemblea sindacale insieme ad un centinaio scarso di colleghi: dov'erano tutti gli altri? Non hanno nulla da dire sulla situazione della scuola? Non sono interessati a ciò che possono dire gli altri? Non dovremmo prendere esempio dagli studenti e trovarci a discutere del nostro futuro?

Io non amo molto le occupazioni come forma di protesta perché le considero abbastanza sterili, ma sono solidale con tutti gli studenti che stanno protestando nella mia scuola e in tante altre scuole e università italiane.
Penso sarebbe stato molto meglio una sana autogestione durante la quale sviscerare bene la riforma e magari pensare a interessanti proposte alternative.

Domattina andrò a scuola a vedere com'è la situazione e spero proprio non succederà nulla di brutto a quei coraggiosi ragazzi :o)

Forza ragazzi, fate sentire la vostra voce! Difendete il vostro futuro!