venerdì 7 dicembre 2012

La macchina del pane

Grande invenzione la macchina del pane!!!

Quest'anno ho chiesto a mio marito di farmi un regalo di Natale anticipato, perché volevo godermelo un po' prima di partire per le vacanze. Il regalo, ovviamente, era la Macchina del Pane!

Io adoro il pane e quando resto senza mi manca troppo!
Tempo fa avevo provato a farlo a mano e cuocendolo in forno, ma i risultati erano stati pessimi.
Mi era rimasta però la voglia e il desiderio di affrancarmi dal forno da cui prendo il pane e che è aperto solo alla mattina.

E così mi sono documentata su internet e una decina di giorni fa sono andata, insieme a mio marito, a comprare una macchina del pane.

È stata dura resistere fino al giorno dopo per inaugurarla!

Finalmente la mattina seguente, ho spacchettato la mia splendida Mdp e ho riletto il libretto d'istruzioni.
Come prima ricetta ho scelto quella del pane bianco. La Mdp ha quattordici programmi preimpostati con relative ricette. Quella del pane bianco comprende tra gli ingredienti sia il latte che l'olio e qui sono cominciati i primi problemi: il latte era in polvere e dell'olio non era specificato il tipo.
Ovviamente in casa avevo solo latte liquido e cosi ho dovuto cercare su internet il rapporto tra massa in polvere e massa liquida. Ah, quasi dimenticavo, la farina richiesta era di tipo T55 e io conoscevo solo le farine tipo 0 e 00. Altra ricerca su internet per scoprire che il tipo T55 corrisponde al tipo 0 e il
Tipo T45 al doppio zero.

Quanto all'olio, anche nella descrizione degli ingredienti, non era specificato se dovesse essere di semi o d'oliva. Poi ho avuto l'intuizione folgorante di leggere le istruzioni in inglese, visto che l'esperienza mi ha insegnato che di solito sono più chiare e dettagliate. E in effetti, anche in questo caso, non solo c'erano alcune frasi esplicative in più, ma era anche specificato che l'olio era di semi di girasole.

Insomma, al primo tentativo ci ho messo più tempo a caricare la macchina di quanto ce ne abbia messo lei a fare tutto il resto! 😄
Dopo circa due ore e mezzo nell'aria si è diffuso un buon profumino di pane caldo mmmmm ....😋
E dopo un'altra mezzora il pane era pronto. Che meraviglia, perfettamente lievitato e soffice come una piuma! E dopo un'altra mezzora il pane era pronto. Che meraviglia, perfettamente lievitato e soffice come una piuma! Il gusto era buono, leggermente dolce. Non era buono come i migliori panini del forno, ma era indubbiamente un piacere mangiarlo.

Nei giorni seguenti ho provato diverse altre ricette e ho anche fatto la pasta per le lasagne!
A proposito di questa e delle lasagne che ho fatto con essa, debbo dire che è andato bene quasi tutto. Ho dovuto aggiungere un po' di farina per poter tirare la pasta col matterello,  ma poi era perfetta. L'unico difetto nelle lasagne che ne sono risultate è stato lo spessore della pasta: non le ho tirate abbastanza. Purtroppo me ne sono accorta solo quando le ho mangiate, ma ormai era troppo tardi.

Mi piacerebbe molto fare anche la pasta in casa e quindi il prossimo regalo che chiederò a mio marito è la macchina per tirarla e tagliarla 😊

La pizza invece va ancora perfezionata perché continuo a fare delle suole da scarpe 😥

domenica 3 giugno 2012

Nuova scossa

Alle 21.23 circa c'è stata un'altra scossa di terremoto di magnitudo 5.1 della scala Richter. Lampadari che ballano e una discreta strizza. Speriamo non ci siano stati altri crolli. Il pensiero corre sempre agli abitanti delle zone più duramente colpite.

giovedì 31 maggio 2012

Terremoto

Uffa, non se ne può più! E' stato davvero inaspettato questo forte terremoto dalle nostre parti. Credevamo di essere al sicuro qui in Emilia... e invece.

Già il primo, quello del 20 maggio, è stato una tragedia coi suoi morti e la distruzione. Essere svegliati nel cuore della notte da una scossa così forte è un bello shock e io ricordo poco dei primi secondi, di come il letto vibrava. Volevo scappare fuori casa, ma poi mio marito mi ha convinta a restare dentro visto che non c'erano stati danni. I lampadari in compenso hanno ondeggiato per un'ora.

Dopo aver guardato internet e televideo, siamo tornati a letto e appena ci siamo assopiti c'è stata la seconda scossa. Non sapevamo ancora la portata della tragedia che si era abbattuta sui paesi limitrofi e speravamo non ci fossero stati gravi danni o per lo meno vittime. Purtroppo invece ci sono stati alcuni morti,in gran parte operai che facevano il turno di notte.

E poi, quando ormai la gente che aveva subito i danni e lo shock maggiore stava per riprendersi e per tornare quasi alla "normalità", ecco arrivare la seconda scossa per molti versi ben peggiore della prima. Il fatto di abbattersi su edifici già danneggiati dalla scossa precedente, ne ha amplificato notevolmente l'impatto distruttivo.

Io ero a scuola e stavo interrogando una mia studentessa quando l'edificio ha cominciato a tremare. In classe avevo anche una ragazza terremotata che, abitando in uno dei paesi più vicino all'epicentro, aveva dovuto lasciare la sua casa perché fortemente danneggiata. Ci siamo fiondati tutti sotto i banchi, chi più spaventato chi meno e lì abbiamo aspettato la fine della scossa. La mia studentessa terremotata poverina, piangeva disperata e non era l'unica. Eravamo tutti molto spaventati e quei 20 secondi sono durati eternità.

Nonostante la paura i ragazzi si sono comportati molto bene e non si sono fatti prendere dal panico. Siamo scesi con calma dall'uscita predisposta dal piano di evacuazione e non ci sono state scene di panico. Paura sì, panico no. Sicuramente sono servite anche le esercitazioni di evacuazione fatte durante l'anno scolastico, non fosse altro che per sapere da che parte uscire.

Arrivati al punto di raccolta ci è stato detto di andare a fare un giro e di tornare per le 10.
Io ho portato la mia classe in Piazza Grande ben lontani dagli edifici circostanti. La studentessa sotto interrogazione ha insisto per finire l'interrogazione e così l'ho portata in un bar coi tavolini all'esterno, dove le ho offerto il caffè mentre le rivolgevo qualche domanda. E' stata proprio brava e neppure il terremoto l'ha deconcentrata :o)

Alle 10 sono tornata a scuola ma solo per poco, perché il Preside ha deciso di mandare a casa tutti i ragazzi maggiorenni come quelli delle mie classi.

Sono andata alla fermata dell'autobus, ma ahimè la strada era stata bloccata dai vigili perché era caduta una grossa boccia (fioriera forse?) da una chiesa sulla Via Emilia. E così, nonostante la sciatica che mi sta facendo dannare in queste settimane, sono dovuta tornare a casa a piedi lemme lemme.

Anche adesso (31/5 ore 17.00) c'è stata una scossa che ha fatto ballare leggermente il lampadario e quindi penso sia circa del 4° grado. Insomma non ci si può rilassare un attimo.
Adesso vado a stendermi sul letto perché la sciatica mi sta dando parecchio fastidio. Speriamo non arrivino altre forti scosse.

domenica 4 marzo 2012

La crema Pasticcera

E' stata dura, ma finalmente dopo diversi infruttuosi tentativi, sono riuscita a trovare/mettere a punto, una buona ricetta per la crema pasticcera. La prima volta che l'ho fatta ci ho messo troppa vaniglia e praticamente si sentiva solo quella. Le volte successive non l'ho messa affatto e così si sentiva il gusto della farina. Dopo diversi tentativi in cui variavo le proporzioni di uova, zucchero e latte, sempre con risultati insoddisfacenti, ho messo a punto questa ricetta:

Ingredienti:

500 ml di latte
150 g di zucchero
4 tuorli
50 g di farina 00
1/2 bustina da 0.5 g di vanillina

Preparazione:

Si accettano suggerimenti, perché a me vengono regolarmente i grumi nonostante mescoli continuamente gli ingredienti :o)

Ciao, Lucio!

Accidenti, come mi dispiace! :o(
I grandi artisti vorrei non morissero mai: dovrebbero continuare ad allietarci con le loro opere per tutta la nostra vita. In pratica dovrebbero essere immortali. In un certo senso lo sono, perché le loro opere li rendono tali.

Adesso verranno fatti vari speciali in onore di Lucio così com'è successo per De Andrè. Io però mi chiedo:
ma perché queste serate non le fanno quando gli artisti sono ancora e vivi e possono godersele anche loro?
Per alcuni è stato fatto: per Enzo Jannacci, per Franco Battiato e forse qualcun altro. La maggior parte però deve aspettare di morire per essere celebrato nonostante si sia meritato da un bel pezzo il "titolo" di icona.

Io credo che dovrebbero organizzare delle serate in onore di Francesco Guccini, Paolo Conte, Zucchero, Vasco Rossi, Francesco de Gregori e molti altri adesso finché possono godersele!

lunedì 27 febbraio 2012

La Maratona

Maratona

Era da un po’ che ci pensavo tra me e me mentre camminavo nel parco con mio marito: mi sarebbe piaciuto provare a fare 30 km in un giorno!

Quando in un libro leggevo di gente costretta a marciare per 30 km al giorno, mi chiedevo se ci sarei riuscita. Naturalmente avrebbero dovuto costringermi minacciandomi di morte!

E così, senza nessuna costrizione, ieri ci ho provato.

Mi sono alzata alle 7.30 e alle 8.07 sono uscita di casa con Giancarlo il mio personal trainer nonché meraviglioso marito, per la prima tranche di 12 km. All’inizio è stata un po’ dura perché ero un po’ stanca per i 18 km fatti il giorno precedente e perché pensavo a tutti i km che mi aspettavano e la cosa mi atterriva un po’. Non ero così sicura di farcela, proprio per nulla!

Dopo un paio d’ore siamo rincasati, io mi sono riposata e Giancarlo è uscito di nuovo per fare altri 9 km e comprare dell’ottimo gnocco fritto con cui abbiamo pasteggiato. Naturalmente era già uscito prima di svegliarmi e aveva fatto 6 km. Per le 12 io avevo fatto 12 km e mio marito 27.

A mezzogiorno abbiamo pranzato e all’una siamo usciti di nuovo per la seconda tranche di 12 km. Questa volta le cose sono andate molto meglio: non sentivo per nulla la fatica dei km precedenti e ormai mi sentivo a campo vinto perché poi mi sarebbero mancati solo 6 km per compiere l’opera.

Le due ore (e 4 minuti) sono volate e poco dopo le tre ero già a casa con ben 24 km nel mio carniere! Avevo ormai la vittoria in tasca!

Mi sono fatta una bella doccia per lavare via la stanchezza e dopo ero di nuovo fresca come una rosa :o)

Alle 17.30 siamo usciti per fare gli ultimi 6 km e mentre camminavo sicura della vittoria, cominciavo già a pensare alla mia prossima impresa: la maratona.

Si sa che l’appetito vien mangiando e così mi sono detta: se riesco a fare 30 km magari riesco a farne anche 42. Giancarlo non voleva che ci provassi ieri, io però gli ho detto che se l’avessi fatto un’altra volta avrei dovuto ricominciare da zero, mentre ieri ero già a 30 km! E così anziché fare solo 6 km ne ho fatti 12 e sono arrivata a 36.

Giancarlo, dal canto suo, è arrivato a 51!!! E non era neppure il suo record.

Alle 19.30 siamo tornati a casa e abbiamo cenato. Alle 20.40 circa siamo usciti di nuovo per gli ultimi (e questa volta per davvero) 6 km.

Questi sono stati davvero i più duri non tanto per la stanchezza alle gambe, quanto per la forte umidità che mi ha fatto venire un attacco d’asma. Si sa che camminare in apnea è piuttosto faticoso, uff! Ma neppure l’asma mi ha fermata e ho fatto 6,5 km per arrivare a 42,5 km che sommati ai 57,5 km di Giancarlo facevano 100 km tondi tondi.

Adesso Giancarlo non potrà più dirmi che sono un seghino quando dico che sono stanca e che mi voglio fermare dopo soli 12 km visto che gli ho dimostrato che se voglio posso camminare per un’intera maratona. Certo, ci ho messo 14 ore, ma è già tanto che ce l’abbia fatta!