giovedì 31 maggio 2012

Terremoto

Uffa, non se ne può più! E' stato davvero inaspettato questo forte terremoto dalle nostre parti. Credevamo di essere al sicuro qui in Emilia... e invece.

Già il primo, quello del 20 maggio, è stato una tragedia coi suoi morti e la distruzione. Essere svegliati nel cuore della notte da una scossa così forte è un bello shock e io ricordo poco dei primi secondi, di come il letto vibrava. Volevo scappare fuori casa, ma poi mio marito mi ha convinta a restare dentro visto che non c'erano stati danni. I lampadari in compenso hanno ondeggiato per un'ora.

Dopo aver guardato internet e televideo, siamo tornati a letto e appena ci siamo assopiti c'è stata la seconda scossa. Non sapevamo ancora la portata della tragedia che si era abbattuta sui paesi limitrofi e speravamo non ci fossero stati gravi danni o per lo meno vittime. Purtroppo invece ci sono stati alcuni morti,in gran parte operai che facevano il turno di notte.

E poi, quando ormai la gente che aveva subito i danni e lo shock maggiore stava per riprendersi e per tornare quasi alla "normalità", ecco arrivare la seconda scossa per molti versi ben peggiore della prima. Il fatto di abbattersi su edifici già danneggiati dalla scossa precedente, ne ha amplificato notevolmente l'impatto distruttivo.

Io ero a scuola e stavo interrogando una mia studentessa quando l'edificio ha cominciato a tremare. In classe avevo anche una ragazza terremotata che, abitando in uno dei paesi più vicino all'epicentro, aveva dovuto lasciare la sua casa perché fortemente danneggiata. Ci siamo fiondati tutti sotto i banchi, chi più spaventato chi meno e lì abbiamo aspettato la fine della scossa. La mia studentessa terremotata poverina, piangeva disperata e non era l'unica. Eravamo tutti molto spaventati e quei 20 secondi sono durati eternità.

Nonostante la paura i ragazzi si sono comportati molto bene e non si sono fatti prendere dal panico. Siamo scesi con calma dall'uscita predisposta dal piano di evacuazione e non ci sono state scene di panico. Paura sì, panico no. Sicuramente sono servite anche le esercitazioni di evacuazione fatte durante l'anno scolastico, non fosse altro che per sapere da che parte uscire.

Arrivati al punto di raccolta ci è stato detto di andare a fare un giro e di tornare per le 10.
Io ho portato la mia classe in Piazza Grande ben lontani dagli edifici circostanti. La studentessa sotto interrogazione ha insisto per finire l'interrogazione e così l'ho portata in un bar coi tavolini all'esterno, dove le ho offerto il caffè mentre le rivolgevo qualche domanda. E' stata proprio brava e neppure il terremoto l'ha deconcentrata :o)

Alle 10 sono tornata a scuola ma solo per poco, perché il Preside ha deciso di mandare a casa tutti i ragazzi maggiorenni come quelli delle mie classi.

Sono andata alla fermata dell'autobus, ma ahimè la strada era stata bloccata dai vigili perché era caduta una grossa boccia (fioriera forse?) da una chiesa sulla Via Emilia. E così, nonostante la sciatica che mi sta facendo dannare in queste settimane, sono dovuta tornare a casa a piedi lemme lemme.

Anche adesso (31/5 ore 17.00) c'è stata una scossa che ha fatto ballare leggermente il lampadario e quindi penso sia circa del 4° grado. Insomma non ci si può rilassare un attimo.
Adesso vado a stendermi sul letto perché la sciatica mi sta dando parecchio fastidio. Speriamo non arrivino altre forti scosse.