mercoledì 2 dicembre 2009

Vita con Feynman (quarta puntata)

Come continuò: FFSS (quarta puntata)

Così come Feynman anch’io viaggiavo in treno anche se avevo ormai la patente da più di vent’anni (sono una Patata patentata :o) Purtroppo però non mi piace viaggiare in macchina soprattutto lontano da casa. Adesso ormai mi sono abituata, perché da quando Feynman ed io ci siamo sposati abbiamo sempre viaggiato in macchina. Da sola del resto non potrei mai andare lontano da Modena, perché ho assolutamente bisogno di un navigatore, satellitare o terrestre che sia. Mi perdo persino a Modena figuriamoci tra Modena e il lago di Como! Rischierei di ritrovarmi a Caltanisetta che come voi saprete senz’altro è leggermente fuorimano.

Ebbene, un bel giorno di luglio sono partita alla volta del lago per festeggiare il compleanno del buon vecchio e caro Feynman. Sono partita alle 4 del pomeriggio e sono arrivata là soltanto alle 8 di sera! Ma non per colpa mia, bensì dei tempi d’attesa delle varie coincidenze.

Feynman era caduto dalle scale pochi giorni prima e aveva un lividone grosso come un melone. Ne era particolarmente orgoglioso e lo mostrava a tutti (eheheh scherzo).

Il giorno dopo il mio arrivo mi portò a fare una bella gita in gommone: una vera meraviglia! Dovete davvero visitare il lago di Como, è stupendo!!! Dal lago si vedono delle ville splendide circondate da parchi vellutati e con alberi centenari. E’ davvero uno spettacolo! Per non parlare poi delle montagne che circondano e proteggono il lago e che d’inverno si ammantano di neve. C’è un monte, San Primo, a forma di pandoro che quando nevica sembra abbia anche lo zucchero a velo! E poi la Grigna che sembra un libro aperto e la Grignetta con la stessa forma, ma più piccola.

Dopo aver girato un po’ per il lago ci siamo fermati per fare un tuffo e rinfrescarci. Entrare in acqua è stato niente: ci ho messo i miei 5 minuti buoni perché sono freddolosa, ma non è stato difficile. Il difficile è venuto quando ho deciso di uscire!!! Risalire su un gommone non è mica facile, perché il bordo si trova una quarantina di centimetri al di sopra del pelo dell’acqua e per issarsi fuori dall’acqua di così tanto ci vuole un fisico ben più atletico del mio!

Avevo provato prima a risalire dalla scaletta, ma la fetentona anziché restare verticale, s’infilava sotto il gommone e io mi ritrovavo inclinata all’indietro e non riuscivo a salire. Feynman essendo infortunato non poteva aiutarmi più di tanto e così ho rischiato di dovermi attaccare ad un maniglione per farmi trascinare a riva.

Fortunatamente nel gommone c’era un grande e largo materassino che poteva fungere da trampolino di lancio. Ma anche salire lì sopra è stata un’impresa, perché io ho le braccine corte e non arrivavo dall’altra parte del materassino.

Ma non tutto era perduto, perché per somma fortuna, nel gommone c’era anche un cuscino gonfiabile che veniva posto sul serbatoio del gommone e su cui si sedeva il timoniere.

A questo punto i fatti sono precipitati: sono abilmente salita sul cuscino, da lì mi sono lanciata sul materassino e una volta inginocchiatamici sopra, con l’aiuto di feynman, mi sono data una forte spinta che ha catapultato me a capofitto dentro al gommone e il materassino a cinquanta metri di distanza! Feynman mi dice che i fisici lo chiamano il principio di azione e reazione :o)

E’ stata una splendida giornata e siamo tornati a casa stanchi ma felici :o)

3 commenti:

Marco Scaldini ha detto...

Galeotto fu il gommone...

Rossana ha detto...

Che bella descrizione quella del lago! Mi è sembrato di vederlo...Ma visto che eravate da qwuelle parti, percè non fare un salto e qualche foto dalle parti di George?...

Escher ha detto...

Allora non c'era ancora George... però adesso c'è ;o)
Non è così facile vederlo; bisognerebbe fare gli appostamenti fuori dalla villa e ti confesserò che quando sono sul lago, ho qualcosa di meglio da fare :o)