Evoluzione della crisi (quinta puntata)
A distanza di qualche anno i ricordi poco piacevoli si affievoliscono e vengono offuscati dai ricordi più piacevoli. Così è accaduto anche per quel periodo di crisi: i ricordi mi appaiono come dei flash con una collocazione spaziotemporale confusa ma provo comunque a metterli in ordine. Per qualche settimana
In quel periodo ci fu di grande aiuto una mia amica di Torino, conosciuta online, che avevo presentato (sempre online) anche alla Patata e che consolava alternativamente sia l’uno che l’altra. Grazie a lei mitigai la mia impazienza tipicamente maschile e cercai di non pressare troppo da vicino
Ci rivedemmo quindi alcune volte e arrivammo così a giugno del 2001. Per il 24 giugno, San Giovanni, dalle mie parti festeggiano il santo con due o tre giorni di festa che culmina al sabato sera con uno spettacolo pirotecnico molto bello. I fuochi artificiali vengono sparati dall’Isola Comacina e dai paesi posti davanti ad essa si assiste a uno spettacolo di bellezza indimenticabile. Ne parlai alla Patata chiedendole se voleva venire a vedere questo spettacolo fermandosi qualche giorno a casa mia. Lei fu molto esitante ma infine accettò di venire accompagnata da una coppia di suoi cari amici; le avrebbero fatto da chaperon per difenderla dalle insidie del pericoloso feynman :-)
Passammo così un bel sabato, culminato con lo spettacolo dei fuochi d’artificio, e un’ottima domenica in gommone sul lago. La coppia di amici della Patata era molto simpatica, due persone squisite, e si divertirono un sacco anche loro. La domenica sera però ritornarono in auto a Modena, nonostante io avessi chiesto alla Patata di fermarsi qualche giorno. La bellezza del mio lago però aveva fatto centro:
Qualche decina di giorni dopo
Dopo Pievepelago non ci vedemmo per un po’ ma avevamo deciso di passare una settimana di vacanza verso fine agosto a Porto San Giorgio, dove c’era un torneo di scacchi a cui avremmo partecipato entrambi.
Avrebbe fatto il miracolo Porto San Giorgio? Io lo speravo.
Dopo tre o quattro ore di viaggio in treno giungemmo infine a Porto San Giorgio e con un taxi arrivammo al nostro albergo, che era sito su una collinetta. La mia camera era una singola mentre quella della Patata era, per motivi ignoti, una camera doppia. Ci sistemammo quindi in albergo e ce ne andammo a nanna (ognuno nella sua camera). Il mattino ci sarebbero venuti a prendere in macchina una coppia di scacchisti amici della Patata e saremmo andati a confermare le iscrizioni al torneo.
Erano una coppia molto carina. Rossana aveva fatto parte con
Paolo e
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