lunedì 2 novembre 2009

Avevo una casetta piccolina in Canadà

Questa era la mia canzone preferita quando avevo 4 anni :o) e c'entra ben poco con ciò di cui voglio parlare in questo post.

Sabato scorso mio marito ed io siamo andati sul lago di Como dove abbiamo una casetta che stiamo ristrutturando. Avevamo scelto il colore per le facciate esterne basandoci su un catalogo cartaceo e cercandone uno abbastanza vivace, ma senza esagerare.

Io adoro i colori forti e il mio colore preferito è quello che chiamo "giallo pugno in un occhio": praticamente il giallo evidenziatore. Naturalmente per la casa non potevo scegliere un colore simile per cui ci eravamo orientati verso una tonalità più tranquilla. Il risultato però, assolutamente a sorpresa, è stato quasi il mio colore preferito come potete vedere dalla foto:



Sono troppo felice di come sta venendo la casetta. Oggi abbiamo visto anche il colore scelto da
non so chi per le persiane e la porta e mi è piaciuto moltissimo :o)
Non vedo l'ora che sia tutta finita per vedere l'effetto complessivo.
Oggi abbiamo anche scelto il colore per l'interno e al posto di un banale bianco pensato in un primo tempo, abbiamo optato per un colore tra l'azzurro e il verde.

Ora mancano solo le vasche, i pesciolini e tanti fiori di lillà :o)

3 commenti:

Marco Scaldini ha detto...

Se questo post conteneva un invito implicito ai sostenitori del blog per il pranzo inaugurale della casa, per quanto mi riguarda ringrazio e accetto.

Rossana ha detto...

Accetto anch' io, naturalmente con nonno ottantaquattrenne al seguito che non mi molla mai.Certamente appronterete una cucina tradizionale e, nel contempo, gluten-free.Siccome immagino che faccia un pò freddino, rispetto a Bari, mi auguro anche una fornitura di piumini in pura pium a d' oca, che è più leggera.
In cambio mi offro di lavare i piatti(che non è poco) e forse di darvi qualche punto di vantaggio a burraco...
Siete sicuri che la casetta è solo in Canada? Non vi converrebbe - che so io -una baita nella Foresta Nera o una semplice amaca in Amazzonia?

Escher ha detto...

Allora vi aspettiamo tutti l'estate prossima con parenti vari a carico. Il biglietto aereo per il Canadà naturalmente è a vostro carico.

D'inverno non è proprio il caso di ospitare gente dato che non c'è il riscaldamento.
Il caminetto è pieno di libri e forse qualcuno penserà che quindi è pronto all'uso, ma noi non abbiamo il vizio di bruciare libri. Certo, si potrebbe fare un'eccezione per "Perle ai porci" e "Scacchi nostri"... :oP