venerdì 23 ottobre 2009

Vita con Feynman (seconda puntata)

Come continuò: chess (seconda puntata)

Appena conosciuto mi è subito scapputo….acc!@!# malediz # sgrunt! Se n’e andato in pellegrinaggio (tzè) ad Assisi con una sua “amica” (pfui!)

Uffa appena ne conosco uno interessante subito se ne va via. Beh però è tornato dopo pochi giorni e abbiamo subito ripreso le nostre lunghe chattate notturne
Non dovete pensare che parlassimo solo di matematica, anzi per lo più scherzavamo e dicevamo sciocchezze (più o meno come a scuola :o)
Non c’è voluto molto tempo per capire che eravamo cul e pataia e dato che Dio li fa e poi li accoppia, quando non li accoppa, abbiamo finito per sposarci. Ma ho corso un po’ troppo: sono sempre stata molto sintetica…dev’essere un difetto/pregio dei chimici.

Parlando dei nostri rispettivi hobbies e interessi non ho potuto fare a meno di citare gli scacchi che mi avevano presa come una droga per anni. E così lui mi ha detto che giocava quand’era ragazzo e io gli ho proposto di fare una partita sul mio sito preferito (www.chessclub.com). Naturalmente mi sono ben guardata dal dirgli che avevo fatto fior di tornei (e qualcuno l’avevo pure vinto) un po’ per modestia e un po’ perché preferivo fargli una “bella” sorpresa.

E così gli ho detto che ero una pollastrona, cosa non molto lontana dal vero a dirla tutta. Abbiamo incrociato i pezzi e l’ho massacrato. Non credeva ai suoi occhi! E allora ne abbiamo fatta un’altra e l’ho distrutto di nuovo ..e poi ancora e ancora e ancora…Insomma non c’era proprio storia! Alla fine mi è toccato confessargli il mio passato di scacchista assatanata (ormai non l’ero più da un paio d’anni); e facendo un po’ di ricerca con Google è persino riuscito a scoprire il mio nome. Oramai non potevo più nascondermi!!!

Non che ne avessi l’intenzione in effetti ;o) E insomma l’orgoglioso Fey s’è messo a studiare e a giocare via internet tutte le sere ed ora mi dà spesso la paga nelle partite lampo. Soprattutto se non c’è nulla in palio, perché quando c’è qualcosa esce fuori la mia carica agonistica che ha fatto polpette di ben più forti avversari…e allora non ce n’è per nessuno :o)

Ad agosto 2001 siamo andati insieme a Porto S.Giorgio per partecipare ad un bellissimo torneo che gli è costato una fatica immane poverino: quasi 6 ore di gioco ininterrotto tutti i giorni! Però ha avuto le sue belle soddisfazioni: ha conquistato un premio e soprattutto ha conquistato me :o)

4 commenti:

Marco Scaldini ha detto...

Tendo ad appoggiare la tesi di Feynman, ad Assisi si può andare solo in pellegrinaggio... se avesse avuto altre intenzioni avrebbe scelto una meta più mondana

Escher ha detto...

Col senno del poi non mi resta che darti ragione... per una volta :o)

Rossana ha detto...

Mi pare proprio di ricordare quel fatidico torneo di Porto San Giorgio...Marina saliva per tutte le scale che incontrava (e io dietro) e raccoglieva tutte le foglie morte e sporcizie varie per deporle negli appositi cassonetti (e Sandra ne era deliziata).
E intanto, fra gradini e fogliame, l' amore cresceva cresceva cresceva...

Escher ha detto...

Galeotto fu il torneo e chi lo indisse :o)