mercoledì 21 ottobre 2009

Vita con la Patata (seconda puntata)

Come continuò (seconda puntata)

I fatti di cui ho parlato nel prologo si sono consumati alla fine del Millennio scorso, la Patata infatti mi contattò via ICQ esattamente il 29/12/2000 (naturalmente siete al corrente del fatto che nel calendario gregoriano l’anno zero non esiste).
Il giorno dopo partii alla volta di Assisi accompagnando una mia amica in crisi per una vacanza rigeneratrice in luoghi particolarmente adatti allo spirito. Il risultato fu che la mia amica si rigenerò e a me venne un po’ di malinconia da fine millennio. Ad ogni modo ebbi alcuni giorni di tregua dalle aggressioni “patatesche” :-)

Tornato al paesino ed entrato finalmente nel nuovo Millennio, questo mi sembrava esattamente identico a quello passato. Ingenuo ragazzo. Nelle sere successive chatandplay mi ribeccò online su ICQ e ci mettemmo a chattare fino a orari sempre più assurdi (complici le vacanze di Natale che ci permettevano di fare quegli orari). Come mi abbia accalappiato con la congettura di Collatz ve lo ha già raccontato lei, io aggiungo solo che da allora questa congettura è diventata un ulteriore strumento di tortura che uso con i miei studenti allo scopo di instillare nei loro cuori un po’ di interesse per i numeri.

Feynman, Collatz, Escher (conoscerete il grande Escher spero per voi)… le conversazioni via ICQ diventarono per noi un appuntamento quotidiano che ci intrigava sempre più. Frammezzati ai discorsi “scientifici” ci stavano naturalmente i discorsi “filosofici” sui grandi temi universali coniugati con le nostre storie personali. In breve tempo scoprimmo di essere anime gemelle (anche se io ho seri dubbi sull’esistenza di quel che comunemente si intende per anima).

Tra una chat e l’altra chatandplay mi iniziò ai segreti degli scacchi online, facendomi scaricare un software che permetteva di giocare online a scacchi su uno dei migliori siti del mondo per tale gioco. Io avevo imparato a giocare decentemente a scacchi verso i 13/14 anni, all’epoca della grande sfida tra il campione del mondo sovietico Boris Spassky e lo sfidante americano Bobby Fischer (era il lontano 1972). I giornali riportavano le mosse delle partite e io le riproducevo sulla mia scacchiera pur senza capirne molto. Fortunatamente mia sorella mi regalò un libricino (scritto da un ex campione del Rischiatutto , tale Cillo) e potei così imparare qualcosina di più.

Non mi sono mai applicato molto nello studio degli scacchi, ma un buon intuito e una certa fantasia mi hanno sempre permesso di cavarmela bene giocando contro dei dilettanti come me. Cominciai quindi fiducioso a fare qualche partita online e surprise… Nonostante mi avesse detto che giocava come un pollo (o forse una gallina), la Patata mi batté quasi sempre. Insomma, era un vero scandalo. Non avevo mai trovato nessuno che mi battesse a scacchi tra i dilettanti come me e ora chatandplay mi surclassava come se nulla fosse…
La sottoposi dunque a un terzo grado finche non riuscii a farle confessare la verità: la ragazza, lungi dall’essere un pollo, aveva vinto più volte il titolo italiano femminile di scacchi. La mia autostima risalì alle stelle, ma il mio orgoglio mi impose di migliorare nel gioco degli scacchi al fine di poter battere qualche volta la mia pollastra. Non sarò un mostro di intelligenza ma sono un tipo ostinato, dovevo farcela…

6 commenti:

Marco Scaldini ha detto...

Anche lei però è carogna.
Almeno una poteva lasciartela vincere...

Escher ha detto...

no, no, gli uomini vanno battuti come dei tappeti e messi al loro posto! Così imparano subito chi comanda :oD

Marco Scaldini ha detto...

Non per sfiducia, eh, ma vorrei sentire anche Feynman cosa ne pensa...

feynman ha detto...

quanto hai ragione, perboni :-)
Ho da qualche parte in giro per casa una raccolta di perle del filosofo Schopenauer, edita da Adelphi, che si intitola "L'arte di trattare le donne" ed è il mio punto di riferimento ideale. In sintesi: è la Summa di tutto il maschilismo elevato alla massima potenza. Dovremmo tutti ispirarci ai filosofi, loro sì che sono saggi :-)

Escher ha detto...

Ti consiglio di comprarlo, Perboni, così tua moglie potrà dartelo in testa come faccio io con mio marito quando non si comporta bene. E' sempre meglio che farsi legnare con un volume dell'enciclopedia Treccani ;o)

Rossana ha detto...

Prosegue la saga e apprendiamo che mezza Italia scacchistica ha iniziato a giocare più o meno sul serio all' epoca della sacra sfida islandese...Io ero ragazzina e tifavo per Fischer perchè già allora mi piacevano i tipi problematici. Sarà per questo che , molti anni dopo, quando ho incontrato Paolo, non l' ho lasciato più...